Siamo portati a pensare che la pubblicità debba essere fatta solo ed esclusivamente online. E questo per non sembrare ‘antichi’, per stare al passo con i tempi e adeguarsi alle nuove forme di comunicazione che viaggiano alla velocità della luce. In realtà non è proprio così. La comunicazione tradizionale, affidata prevalentemente al cartaceo, non è da sottovalutare. Spesso anzi è un’attività di promozione complementare e di rinforzo a quella sul web. Soprattutto per le attività che mirano ad una clientela locale, legata al proprio territorio. Proprio per questo, gli annunci e le inserzioni all’interno dei quotidiani sono tuttora uno strumento utile ed efficace per pubblicizzare un servizio o un prodotto.
Dalle riviste dedicate all’avvento di Internet
I piccoli annunci pubblicati sui quotidiani locali hanno vissuto il loro periodo migliore negli anni Settanta, momento in cui sono nate tra l’altro riviste completamente dedicate. Milano, Firenze, Napoli e poi Roma sono state le città che hanno maggiormente investito su questa forma di pubblicità, pubblicando migliaia di inserzioni per numero. Inizialmente, i settori di mercato ad usufruire maggiormente di questo servizio sono stati l’immobiliare, la compravendita di auto e la ricerca e selezione del personale. Lo scorrere del tempo, in realtà, ha incrementato le aree interessate, sfruttando gli annunci e le inserzioni per le ragioni più varie e disparate. L’avvento di Internet, infine, ha fatto sì che annunci e inserzioni diventassero un metodo di sponsorizzazione anche su siti, blog e motori di ricerca, canali sicuramente più immediati e capaci di raggiungere un pubblico più vasto e variegato.
I siti aumentano, ma gli annunci restano
Dagli anni Novanta, l’annuncio su Internet è diventato un must. L’esordio delle multinazionali nel mondo virtuale ha diffuso l’idea che qualunque prodotto commerciabile fosse anche sponsorizzabile, soprattutto grazie all’utilizzo di canali sempre più veloci, aggiornabili e monitorabili. Questo, però, non ha oscurato del tutto le inserzioni tradizionali: le testate nazionali, storiche e ben consolidate, non hanno mai smesso di fare affidamento su questo genere di pubblicità, soprattutto per quella fetta di pubblico che, affezionata e fidelizzata, fa del giornale la sua fonte di informazione principale. Basti pensare ai professionisti (architetti, avvocati, medici) dediti alle riviste di settore, o semplicemente a chi sta cercando una casa in affitto o un’auto di seconda mano.
Online e offline: il mix perfetto
Lo spostamento dei piccoli annunci su Intenet, come anticipato, permette a chi pubblica di poter monitorare i feedback, di poter cambiare una parola in qualunque momento, di poter rimuovere un intero contenuto e, soprattutto, di raggiungere un gran numero di utenti e di incrementare il proprio business. Per chi, invece, investe ancora sul proprio territorio e mira a raggiungere un pubblico più ristretto, abituato a visitare il negozio vicino casa e a preferire sempre e comunque il parrucchiere di famiglia, un piccolo annuncio sul quotidiano locale è un incentivo, una buona vetrina per rimarcare un’appartenenza, una tradizione, una sicurezza.
E per chi, invece, non volesse rinunciare ad entrambi gli aspetti, basta seguire l’esempio di numerosi editori di riviste e giornali che, optando per la multicanalità, pubblicano lo stesso annuncio contemporaneamente su strumenti differenti, aggiungendo alla rivista online quel quadratino a lui già dedicato sul cartaceo. Affrontare più canali per raggiungere l’utente da più parti o per raggiungere utenti diversi, ecco perché online e offline vanno a braccetto!