Arte, Fotografia, Media, Progetto e Spettacolo queste le 5 sezioni espositive dello CSAC contenenti in totale 12 milioni di pezzi. Per chi di voi non lo conoscesse, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) è un organo di ricerca dell’Università degli studi di Parma, che conserva diverse raccolte di arte, fotografia, disegni di architettura, bozzetti di moda e design.
Insomma un vero e proprio museo di tutte le forme d’arte e comunicazione che si sono sviluppate negli anni e che, grazie alla meticolosità di Arturo Carlo Quintavalle, fondatore dello CSAC nel 1968, oggi ritrovano un pubblico curioso ed esperti del settore interessati ad approfondimenti e studi.
Il centro ha sede presso l’abbazia di Valserena, conosciuta anche come Certosa di Paradigna luogo di inestimabile fascino ed importanza storica.
Il mondo della comunicazione in tutte le sue componenti viene quindi messo a disposizione di tutti coloro che sono interessati ad approfondire, studiare e capire i maestri comunicativi e i grandi artisti dal Novecento in poi. Lo CSAC ha però anche un importantissimo compito istituzionale che prevede la raccolta, la conservazione, la catalogazione e la promozione di tutta questa collezione come patrimonio culturale.
Un immenso archivio di manifesti pubblicitari e cinematografici di autori quali Ballester, Acerbo, Cesselon, Ciriello, Manno, costituisce la sezione media dedicata alla promozione pubblicitaria. Il centro conserva i lavori di firme tra le più importanti del mondo comunicativo come Pericoli e Chiappori, quelli del gruppo “Il Male” (Angese, Giuliano, Perini, Vincino), quelli del gruppo “La Repubblica” (Bevilacqua, Bucchi, Alain Denis, Eletti, Jezek, Micheli), e poi ancora Galantara e Bisi, e gli archivi di Brunetta Mateldi.
Inoltre lo CSAC conserva fino a 100.000 articoli di Carboni, Iliprandi, Provinciali, Sepo, Tovaglia e Vitale.
La sezione di fotografia dello CSAC invece è nata nel 1970 in collaborazione con il dipartimento di fotografia del MOMA di New York. Attualmente il centro raccoglie più di 9.000.000 di scatti e immagini, e anche in questo caso le collezioni possono vantare i nomi di autori importanti come Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Nino Migliori e tanti altri.
Vi invitiamo quindi a ad andare a fare una visita al Centro Studi e Archivio della Comunicazione, in via Viazza di Paradigna, 1 a Parma, per riscoprire e lasciarvi incantare dall’immensa collezione di opere che raccontano gli sviluppi culturali e di costume della società attuale.
Approfondimenti:
http://www.csacparma.it/
http://www.musei.unipr.it/it/musei/csac