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Perché creare un gruppo su Facebook e come gestirlo

I Gruppi su Facebook

L’uomo è un animale sociale, diceva Aristotele. Un’affermazione che non teme smentite, neppure nella nostra individualistica contemporaneità. L’esistenza stessa dei Social Media conferma infatti il nostro profondo bisogno di socialità. E sembra spostarlo dal fronte reale a quello virtuale. Ma c’è un fenomeno in particolare che rivela le tante sfaccettature dell’universo sociale digitale in cui siamo immersi. Parliamo dei Gruppi sui Social Media, una realizzazione particolare di quella spinta all’aggregazione e alla condivisione che è testimoniata sul web anche da altri strumenti, come i forum e i blog.

I Gruppi Social sul WEB

Il fenomeno dei Gruppi è particolarmente esteso e variegato. Interessa molte piattaforme. Comprende ed esprime differenti modi di relazionarsi finalizzati a scopi altrettanto vari, da un mimino a un massimo di apertura verso la dimensione pubblica.

Al primo stadio, alla luce di quella minore o maggiore apertura all’esterno, vi sono i gruppi del tutto privati. Lo sono ad esempio i Gruppi segreti di Facebook, quelli creati solo per persone invitate e invisibili al resto della piattaforma. E sono del tutto privati anche i gruppi di conversazione su piattaforme come WhatsApp o Messenger. Poi ci sono i Gruppi pubblici o semi-pubblici come quelli ad esempio di Facebook: aggregazioni di persone intorno a un tema cui è possibile accedere dietro richiesta di iscrizione. O ancora i Gruppi di Instagram che possono funzionare fra gli aderenti anche come gruppi di mutuo supporto e sostegno dei reciproci profili.

Cosa sono i Gruppi Facebook

Proprio su Facebook il mondo dei gruppi è articolato e vario e presenta tutti questi gradi di apertura, con ogni sfumatura sociologica. Si va dal ricreare online comunità locali – cittadine, di quartiere o di paese, come nel fenomeno del Non sei di … se… – ai gruppi di persone accumunate da un hobby o un interesse professionale. Proprio il fatto di raccogliere intorno a sé persone naturalmente profilate perché accomunate da un medesimo tema, rende questi gruppi interessanti per il marketing. Vediamo allora quali opportunità rivestono i gruppi Facebook per le aziende. Quali reali chance di comunicazione e promozione sono in grado di offrire?

Novità dal mondo Facebook per i Gruppi

Che i Gruppi siano uno strumento di comunicazione e marketing lo si capisce anche solo considerando gli investimenti stessi della piattaforma su di essi. Facebook infatti ha di recente annunciato e in parte attivato nuovi strumenti per le aziende che gestiscono Gruppi, al motto “creare comunità e unire il mondo”
Tra queste novità ci sono l’introduzione degli Insights che permetteranno alle aziende di ottenere dati qualitativi e quantitativi sui cui misurare e ottimizzare le proprie strategie. Vediamo quali sono queste possibili strategie.

Perché aprire un gruppo su Facebook

Innanzitutto una premessa. Aprire e rendere produttivo un gruppo comporta un notevole investimento di tempo. Significa coinvolgere direttamente un pubblico che poi va coltivato e nutrito. In questi casi non mantenere la promessa fatta alla community potrebbe costituire un ritorno negativo di immagine, oltre a non portare frutti concreti. Quindi, oltre alle considerazioni sull’opportunità e sulla produttività di una simile strategia, un’azienda dovrebbe porsi anche precise domande sulle risorse da investire. Insomma, i gruppi non sono per tutti.

Superati questi scogli, via libera all’apertura di un gruppo Facebook. Per un’azienda sono molti i vantaggi nel creare una community attraverso un Gruppo.

Profilazione. I Gruppi sono comunità naturalmente profilate, un bacino d’utenza potenzialmente omogeneo perché accomunato da un interesse preciso.

Contatto diretto. In un Gruppo i membri non sono semplici spettatori, ma protagonisti, perché possono scrivere post nel gruppo e linkare risorse esterne. Per questo le interazioni sono costanti, sono la ragione stessa dell’iscrizione da parte dei membri, che interloquiscono, si pongono domande reciproche, commentano con molta più frequenza e naturalezza, entrando in costante contatto fra di loro e con gli amministratori.

Dialogo con la Community. L’azienda che gestisce un Gruppo entra in un dialogo diretto con la community, può ascoltarne in maniera più aperta i bisogni e rispondere a domande, dubbi, necessità. In questo modo l’azienda può svolgere sul gruppo un’attività di customer care oppure accreditare e confermare in modo indiretto la qualità dei suoi prodotti o servizi.

Controllo dei membri e dei contenuti. Se il rapporto tra azienda e membri di un Gruppo è (quasi) paritario, il Gruppo permette però agli amministratori di controllare le attività dei membri, stabilendo quali contenuti sono accettabili e corretti, intervenendo per richiamare i membri alla coerenza nelle discussioni e nei post.

Creazione di eventi. È possibile in un gruppo promuovere con molta efficacia attività come un evento. Il principio è lo stesso dell’Inbound marketing: offro contenuto utile ai membri del gruppo, uno spazio di confronto e dialogo comune, e creo il contesto meno invadente e opprimente possibile per fare conoscere le proprie attività.

Gruppi Facebook per vendere

Immaginate di avere un’attività che vende abbigliamento e che magari ha anche uno shop online. Perché non creare un Gruppo rivolto a fashion addict in cui dispensare consigli di moda, confrontarsi sui trend del momento, parlare di bellezza ed eleganza, lifestyle e buon gusto? Agli aderenti al Gruppo potrebbero essere anticipati i nuovi arrivi, riservati sconti extra o promo speciali.

È solo un esempio, ma moltissimi potrebbero essere i settori capaci di catalizzare interesse e curiosità nel pubblico e quindi in grado di raccogliere intorno a sé comunità di persone interessate. Molto più diretto che sparare nel mucchio del grande pubblico di Facebook: un modo invece per lavorare con un pubblico naturalmente profilato, senza dovervi investire importi consistenti in advertising. Ma attenzione: aprirsi al dialogo con la community richiede tempo,organizzazione, buoni contenuti e impegno. E un’adeguata promozione per raccogliere iscritti.

E se non voglio aprire un gruppo? Altri vantaggi del navigar per gruppi…

Se non c’è fattibilità oppure le risorse necessarie, i Gruppi possono comunque essere di grande utilità per un’attività imprenditoriale. Per un professionista ad esempio, partecipare ai Gruppi vuol dire mantenersi aggiornato, in contatto con altri professionisti, istituire reti di relazioni, farsi conoscere come esperto partecipando alle discussioni e dando il proprio contributo mettendo a disposizione la propria esperienza.

Per un’azienda, sollecitare i dipendenti a prender parte a gruppi su temi interessanti prodotti e servizi, significa ascoltare il target di riferimento, capirne le necessità, i bisogni, i desideri e le preferenze. E quindi ricavare una quantità di dati utili per migliorare la propria offerta o per comunicarla al meglio, parlando lo stesso linguaggio dei propri potenziali clienti.

Insomma, immergetevi nel mare blu di Facebook alla scoperta dei Gruppi più interessanti per voi, che si tratti solo di ascoltarli o di prendervi parte attivamente.

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