5 maggio del 2003: dall’ottimismo iniziale, lo scenario della web economy si era incupito con uno scetticismo diffuso. Creare un’impresa non era semplice e far nascere un social network ancora più difficoltoso: non esistevano modelli come Facebook e Twitter e il termine web 2.0 ancora non era stato coniato presso i media.
«Nel 2003 eravamo un gruppo di ragazzi in un soggiorno. Oggi più di 3700 dipendenti stanno celebrando il “Cinco de LinkedIn” in giro per il mondo». Così il co-fondatore di LinkedIn, Reid Hoffman, commentò il decimo compleanno del social network sul suo blog aziendale.
Laureato in scienze cognitive, specializzato in Filosofia all’università di Oxford, dopo aver deciso come la carriera accademica non fosse nelle sue corde, Reid Hoffman si dedicò all’informatica e divenne uno dei precursori dei social network: è infatti sua l’idea e la realizzazione, nel 1997, di SocialNet.com un sito web specializzato nell’incontro online tra persone con interessi affini. Mentre l’esperienza di SocialNet andava avanti, Hoffman entrò a far parte di un piccolo gruppo di informatici formatosi con l’intento di creare un servizio di trasferimento di denaro che funzionasse nel web. Questo servizio si sarebbe chiamato PayPal e porterà Hoffman ad abbandonare il progetto SocialNet.
Nel 2002 però, Hoffman chiuse anche il capitolo PayPal per dare vita ad una nuova creatura social: LinkedIn, una piattaforma che potesse dare agli utenti in rete l’occasione di conoscersi, valorizzare le proprie professionalità e poter discutere di lavoro e business.
L’inizio non fu roseo: il primo mese di attività coincise con l’iscrizione di soli 4.500 utenti ma entro l’autunno del 2003 il servizio riuscì ad accaparrarne più di 50.000, sufficienti a ottenere l’apporto di capitale da parte di investitori per finanziare la crescita dell’attività. Al termine del suo primo anno di vita, LinkedIn raggiunse la quota di 1 milione di iscritti.
Appena due anni dopo esser stata fondata, LinkedIn svelò la sua strategia di monetizzazione annunciando servizi premium, cioè a pagamento. Il primo fu LinkedIn Jobs, seguito da altri servizi in abbonamento e la possibilità di includere messaggi pubblicitari sul sito. La crescita della piattaforma fu sempre costante e la sua portata divenne internazionale dal 2008 con l’apertura della sede di Londra e le versioni in lingua francese e spagnola. Il 19 maggio 2011, LinkedIn apparve in borsa a New York come società pubblica con 7,84 milioni di titoli disponibili. A Wall Street fu quotata, in apertura, a 45 dollari per azione, che schizzarono a 94 verso fine giornata.
Dal 2009 Hoffman non è più l’amministratore delegato di LinkedIn ma la sua idea ha guadagnato solide basi sulle quali continuare il proprio sviluppo. È presente in 200 paesi raggiungendo più di 347 milioni di iscritti. L’Italia è la nazione che, in Europa, fa registrare il maggior tasso di crescita, tanto da aver convinto la società ad aprire una sede del social network a Milano. Oggi, un’azione di LinkedIn, oscilla attorno ad un valore di 176 dollari.
Continuate a seguirci; cercheremo di capire come privati e aziende possono sfruttare al meglio le potenzialità di questa piattaforma.