Chi si occupa di social media marketing dovrebbe tenere in considerazione alcune recenti statistiche condotte sul web, dalle quali emerge come l’utente voglia avere sempre più il controllo dei contenuti multimediali che riceve. Sembra che l’86% delle persone cambi canale quando in TV c’è la pubblicità; il 44% delle e-mail promozionali non è neppure aperta e; il 91% della gente si cancella dalle newsletter aziendali poco dopo essersi iscritta.
Chi lavora a stretto contatto con le dinamiche del mercato e le strategie di web marketing aziendale sa bene che LinkedIn rappresenta la nuova frontiera del branding. La pagina aziendale di Linkedin è divenuta un’ottima fonte di traffico qualificato, perché apparirà nei risultati delle ricerche di quegli utenti che vogliono trovare determinati prodotti o servizi. Sembra infatti che, su un traffico totale, proveniente dai social, di 2 milioni di visitatori, suddivisi su 60 siti aziendali, Facebook attiri il 17% di essi, Twitter il 14% mentre LinkedIn si attesta attorno al 64%, dunque genera un traffico 4 volte superiore rispetto agli altri social.
Questo significa la necessità di ottimizzare la propria pagina aziendale su LinkedIn, integrando una strategia di web social marketing incentrata sui contenuti che, oltre ad essere un valore aggiunto per i followers, sarà anche una fonte di traffico verso il profilo aziendale.
Considerando che la media del tempo passato ogni mese dagli utenti su LinkedIn è di 17 minuti e le notizie di settore sono i contenuti più apprezzati (seguite dalle informazioni sulla società e le novità sui prodotti) è di importanza fondamentale stabilire un piano editoriale preciso e puntuale per la pubblicazione, sulla propria pagina, di post e aggiornamenti interessanti. Pubblicando un singolo aggiornamento si raggiunge, in media, il 20% dei propri followers. La pubblicazione di 20 post al mese permette non solo di raggiungere il 60% circa dell’utenza ma di aumentare anche la condivisione dei contenuti. Divulgare aggiornamenti non vuol dire necessariamente proporre post promozionali ma anche frasi, dati o numeri che possano interessare al pubblico ed essere facilmente condivisibili.
Appare inoltre fondamentale ottimizzare i profili dei dipendenti dell’attività. È infatti possibile collegare alla pagina aziendale i profili professionali di dipendenti e collaboratori che, in tal modo, diventano essi stessi promotori dell’azienda. I dipendenti sono, infatti, il 70% più disposti a commentare e condividere gli aggiornamenti aziendali rispetto a qualsiasi altro utente di LinkedIn. Investire su di loro potrebbe essere una strategia vincente per migliorare la presenza del brand sul social (i dati della strategia di web marketing su LinkedIn qui riportati, sono stati reperiti a questa pagina).
Per questi (e altri) motivi, una corretta strategia di web marketing aziendale dovrebbe includere la presenza su LinkedIn, in modo da acquisire clienti ed aumentare la propria brand reputation.