Hai un’azienda, un ristorante, un centro estetico? Sicuramente conosci e utilizzi Google My Business: la scheda locale fondamentale per posizionarsi nelle ricerche online. Google My Business è una vetrina digitale che permette alle attività di organizzare e gestire la propria presenza su Google. Nell’ultimo anno questa piattaforma ha proposto diverse novità agli utenti, in un rinnovamento costante che ha controbilanciato in parte anche la chiusura recente del social Google Plus. Facciamo un piccolo riassunto delle funzionalità introdotte nell’ultimo anno.
Tasto follow
Google My Business ha introdotto il pulsante follow o “segui” nell’app di Google Maps. Seguendo un’azienda è possibile visualizzarne i post nella scheda “Per te”, invece che cercare la singola attività commerciale su GMB per vederli. Questa modifica va nel senso di una sempre maggiore interazione con la community di riferimento.
Reintroduzione della descrizione
Nel 2018 GMB ha deciso di reintrodurre la descrizione dell’attività commerciale. La descrizione non può avere più di 750 caratteri. Deve rispettare le norme sui contenuti di Google, non può contenere URL e codici HTML, oppure offerte o codici sconto. La descrizione si visualizza nella parte inferiore della scheda quando compare nei risultati di ricerca di Google. Le descrizioni si aggiungono ai riassunti editoriali che invece compaiono nella parte superiore e sono inseriti direttamente da Google a sua discrezione.
Gestire la scheda local prima dell’apertura dell’attività
Un’ulteriore novità 2018 è la possibilità di creare una scheda local prima dell’apertura dell’attività commerciale, contenente una descrizione del servizio, foto e post, utili per annunciare l’inaugurazione. In questo caso la verifica della scheda sarà fatta dopo l’apertura effettiva.
Possibilità di valutare le ricerche con brand
Nelle statistiche di provenienza del traffico alla scheda Google My Business, sono state introdotte le ricerche “brand”. Quali sono? Sono le ricerche che hanno portato al local pack e che sono state fatte con un marchio che è contenuto nel titolo della scheda locale. Ma da quali altri tipi di ricerca si differenziano? Se l’utente cerca una specifica scheda allora saranno ricerche “dirette” e si visualizzerà la scheda nel knowledge graph. Le ricerche “discovery” sono quelle che portano a un’azienda nel local pack sulla base di ricerche che non riguardano direttamente l’azienda stessa o un marchio che sia scritto nel nome della scheda.
Inserimento prodotti in GMB
La funzione “prodotti” – attualmente in versione beta – suggerisce di aggiungere almeno 3 raccolte di prodotti con 5 prodotti ciascuna. I prodotti si visualizzano nella scheda. Per le raccolte si inseriscono titolo e descrizione. Per i prodotti sono disponibili info come il titolo, la descrizione, il prezzo, il collegamento a una pagina web, l’immagine.
Risposte agli utenti
I proprietari di una scheda Google My Business possono rispondere alle recensioni anche loggandosi a Google Maps dal computer, oltre che dalla dashboard della scheda e dall’apposita App. Aumentano così i punti di controllo e di accesso all’interazione con gli utenti, fondamentali per il buon mantenimento della scheda.
Le novità apportate da GMB aiutano e migliorano la gestione della propria scheda e pongono nuovi obiettivi ai proprietari. Se ben utilizzate le schede locali di Google sono una risorsa preziosissima per la visibilità di un’attività. Google è consapevole del valore dello strumento. Di recente infatti ha diffuso un sondaggio per valutare la disponibilità a pagare per una funzionalità premium. Google sta pensando di rendere le schede a pagamento? Vedremo se sarà un’ulteriore novità che ci riservano i prossimi mesi!