Per le aziende è fondamentale adattarsi al cambiamento, anticipare i trend e adottare una policy “visionaria”. Questo si riverbera su cosa e come un’impresa, grande o piccola, comunica di sé e sugli strumenti stessi della comunicazione, richiedendo periodici rinnovamenti e riconsiderazioni della strategia aziendale. Ciò vale anche e soprattutto per il sito web e per le altre piattaforme digitali, su cui pesa il vertiginoso mutare della tecnologia, che da un lato li rende precocemente superati, dall’altro suggerisce alle aziende sempre nuove modalità di fare comunicazione e marketing, imponendo di fatto un aggiornamento costante.
Ma se è vero che l’evoluzione web corre molto veloce, non è detto però che tutto quello che abbiamo costruito sia da rifare ogni volta da zero. Tante volte basta un restyling, una revisione, una correzione della rotta per assicurarci un sito web più efficace e in linea con i nostri obiettivi di business.
È nuovo? No è un restyling!
Con il termine restyling ci si riferisce alle procedure volte a modificare i contenuti, il layout grafico, la gestione tecnica di un sito internet, per potenziarne le funzionalità e l’efficienza, e migliorarne così le prestazioni. I motivi per cui si decide un restyling sono numerosi. Si effettua quando ci si rende conto che manca qualcosa, che gli utenti sono alla ricerca di nuovi stimoli o che non vengono soddisfatti dall’esperienza di navigazione. Oppure quando è necessario eliminare gli aspetti negativi della comunicazione per raggiungere un bacino più mirato o più ampio d’utenza. Per questo in alcuni casi può essere sufficiente modificare o ampliare il numero di pagine, introdurre contenuti o modificare il percorso di navigazione. In altri può servire invece intervenire sulla veste grafica, sulle immagini e i colori. Altre volte è l’intero progetto comunicativo che merita di essere rivisto, pur partendo dai contenuti esistenti.
Restyling sito internet step by step
- Il restyling dei siti internet è una pratica efficace ed economica in rapporto al suo vantaggio principale: quello che permette di fare tesoro dell’esperienza e dei dati a disposizione per dar vita a un prodotto davvero performante.
- Analizzare per comprendere. Prima di tutto è indispensabile un’analisi approfondita del sito esistente, dell’ecosistema digitale in cui si inserisce, degli obiettivi aziendali, dei competitors, per capire dove e come intervenire.
- Verificare il posizionamento e la visibilità. Il sito è ottimizzato per i motori di ricerca? Per quale motivo gli utenti hanno visualizzato il sito? Con quali parole chiave ci sono arrivati? Come sono indicizzate le pagine (e anche le immagini) sui motori di ricerca? Quali pagine hanno ottenuto il miglior posizionamento sui motori di ricerca? Tutte domande a cui è importante fornire delle risposte per operare un aggiornamento corretto.
- Verificare le prestazioni tecniche. Come è stato costruito il sito? E come funziona? È determinante ad esempio verificarne la velocità di caricamento, appurare se è responsive (cioè visibile da tutti i dispositivi), se offre una buona esperienza di navigazione da mobile.
- Prendere nota della struttura e del contenuto. Prima di effettuare il restyling occorre valutare anche come lavora l’architettura del sito ai fini di comunicazione, navigabilità, e user experience. Indagare inoltre tutti i contenuti esistenti permette di verificare quali argomenti sono stati affrontati e in quale modo.
- Cosa tenere, cosa rifare. Se vogliamo ristrutturare un website uno dei primi passaggi da fare è dividere le cose che hanno funzionato da quelle che invece vanno più o meno radicalmente cambiate. Quindi è bene verificare ad esempio quali pagine hanno avuto maggiori visualizzazioni da parte degli utenti, quali hanno avuto il maggior numero di condivisioni sui social network e quali hanno portato il maggior numero di conversioni; contemporaneamente occorre analizzare le pagine meno performanti e attivare un piano d’azioni (per esempio modificare il linguaggio, il layout, i contenuti etc..).
- Scegliere lo stile. “Cosa e come vogliamo comunicare? A chi ci rivolgiamo?”. Focalizzare il target e il tone of voice permette di determinare una “veste grafica” adeguata per colori, font, animazioni, icone, gallery di immagini, etc.
Restyling sito internet sì, ma professionale.
Sarà chiaro ormai che il restyling di un sito internet richiede conoscenze specifiche e tecniche, di comunicazione e di marketing. Per questo un restyling può coinvolgere di volta in volta – a seconda dell’ampiezza e della natura del progetto – programmatori e sviluppatori web, grafici, seo specialist, copywriter, content manager.
E voi? Avete un sito web, ma è poco più di una brochure aziendale? Vi sembra che non serva a niente e non sia utile ai vostri progetti? Se volete saperne di più, just call la digital unit di Cabiria!