Cosa dobbiamo tener presente, se vogliamo cimentarci nella stesura di un testo per la rete (articolo, post, pagina)? Quali sono i dettami indispensabili che devono presiedere la nostra azione di web writer? Senza voler mettere in discussione il talento con cui tanti si avvicinano alla pura passione, che magari desidera evolversi in professione vera e propria, è giusto che, anche nel caso della scrittura e, a maggior ragione, di quella applicata al web, la predisposizione naturale si affidi a indicazioni ben precise, soprattutto se aspira a quei livelli di efficacia, tali da garantire riscontri concreti. In questa occasione e, a seguire, in una prossima puntata, proveremo a sintetizzare i suggerimenti che ci sembrano utili alla causa appena descritta.
In primis, prima di procedere con la redazione, bisogna inquadrare il lettore di contenuti “on line” come il possibile consumatore della nostra “proposta intellettuale”, inerente a un determinato argomento e, comunque, da pubblicare nell’ambito di un particolare contesto “editoriale”: in pratica, il target che siamo intenzionati a “colpire” e dal quale ci aspettiamo un certo tipo di feedback (a monte, contatti; a valle, gradimenti, condivisioni, commenti, interazioni consigliate, etc).
Addentrandoci in aspetti più vicini al testo da comporre, è importante stabilire con quale tono rivogerci al possibile “fruitore 2.0”: diretto e confidenziale, parlando col “tu” per far sentire chi “ascolta” al centro dell’attenzione, oppure un po’ più distante e anonimo, ma pur sempre coinvolgente, confrontandosi con un “voi” collettivo; in queste righe, il nostro approccio prevede addirittura il “noi”, una mediazione che serve a creare equilibrio tra il singolo troppo esposto ai riflettori e il gruppo con il quale, da autori, non ci si vuole associare. In ogni modo, la scelta tra atmosfera riservata o discorso allargato dipende dalle nostre attitudini, anche se non può prescindere dall’obiettivo di risultare accattivanti e incisivi.
Altra questione preliminare riguarda le “sorgenti” che possono essere all’origine dei nostri scritti. Intanto, ogni esperienza vissuta può fare al caso nostro: curiosità, attenzione, memoria, senso critico saranno le doti che ci agevoleranno nel trasformare in elaborato un evento che ci ha riguardato o ha destato il nostro interesse fino a renderci partecipi in prima persona. Lo stesso spirito, unitamente al desiderio di essere sempre aggiornati, deve accompagnarci mentre ci aggiriamo nel panorama delle testate informative o dei siti/blog specializzati: documentarsi costantemente, per rinfrescare la propria preparazione o cercare altri orizzonti da esplorare è fondamentale anche quando ci sentiamo ferrati in materia o escludiamo l’esistenza di prospettive cariche di stimoli nuovi.
Una volta individuato il nostro bersaglio, ben consapevoli di come rapportarci allo stesso e di cosa sarà oggetto della nostra offerta comunicativa, è il momento di mettere in campo il nostro stile “letterario”. Ovviamente, è bene possedere sufficiente dimistichezza con le parole, ma saper scrivere non basta: per far leva sull’attenzione del lettore, fino poi a conquistarne le corde più profonde, dobbiamo essere in grado di raccontare, di costruire storie originali, ma nello stesso tempo semplici. Una narrazione degna di nota, tuttavia, esprime un punto di vista: dato per scontato che attingiamo notizie o anche solo ispirazione da fonti autorevoli e, pertanto, attendibili, il vero valore aggiunto rispetto alla descrizione di fatti, situazioni o fenomeni, sarà rappresentato dalla nostra opinione e, in seconda battuta, da quanto essa si rivelerà influente.
Ci rivediamo al prossimo appuntamento, quando completeremo il discorso relativo alla scrittura web, concentrandoci maggiormente sulle sue implicazioni tecniche…