L’aspetto grafico di un sito internet come sappiamo è fondamentale sotto molti aspetti. A ciò si aggiunge l’attrazione che le immagini esercitano sull’utente che lo visita, la cui curiosità e attenzione sono catturate da contenuti visuali originali, accattivanti e adeguati al messaggio testuale.
In questo scenario complessivo, si comprende come le immagini abbiano acquisito rilevanza anche per i motori di ricerca, che non riuscendo a leggere il loro contenuto grafico, le valutano con parametri diversi: web master ed esperti SEO devono rispettarli per ottimizzare al meglio un sito internet.
Non bisogna dimenticare inoltre i problemi legati all’accessibilità e all’usabilità del web, non solo in generale per una buona fruizione del sito, ma anche e soprattutto per le persone ipovedenti e non vedenti.
Internet e gli strumenti digitali infatti, se da una parte possono agevolare le attività lavorative e ricreative di persone con questo tipo di disabilità attraverso strumenti di lettura schermo, dall’altra però non sempre consentono una completa scannerizzazione del sito da parte degli screen reader, e le difficoltà maggiori si riscontrano soprattutto nella lettura delle immagini.
Ecco che allora sia in ottica di ottimizzazione SEO, sia per rendere il sito consultabile da tutti, esiste l’attributo ALT TAG delle immagini.
Si tratta di un testo alternativo, di massimo 7 o 8 parole, da legare agli elementi grafici del sito al fine di descrivere cos’è rappresentato in quella specifica figura. In ottica SEO è opportuno inserire in questa descrizione la parola chiave collegata all’immagine e alla pagina del sito in cui questa si trova.
Per chi utilizza WordPress come sistema di gestione dei contenuti, l’inserimento di quest’attributo è un’operazione molto semplice e non prevede interventi a livello di codice html.
L’ALT TAG delle immagini non è però l’unico elemento da considerare per ottimizzare nel modo migliore i contenuti visuali del sito.
I portali web hanno infatti l’esigenza di caricarsi velocemente per non annoiare il potenziale utente che aspetta davanti allo schermo l’apertura di una pagina. Le immagini e le loro dimensioni in termini di byte influiscono moltissimo sul tempo di caricamento del sito internet, ed è dunque sempre necessario ottimizzarle affinché non risultino troppo pesanti per il web, e allo stesso tempo non perdano qualità di risoluzione. Solitamente la risoluzione per essere ottimale viene impostata a 72 pixel/pollice e, l’immagine salvata in un formato di compressione adatto al web come JPEG, GIF o PNG.
Altro elemento importante è il nome che viene attribuito all’immagine: anche questo infatti è letto e scansionato da Google e dai motori di ricerca e dovrà quindi essere descrittivo, evitando il formato del tipo “IMG00023.JPG” e preferendo una formula trasparente come in questo esempio “logo-cabiria.jpg”.
Infine ci sono i tag Exif (Exchangeable image file format) che servono ai motori di ricerca per categorizzare le immagini, per poterle presentare tra i risultati quando qualcuno effettua una ricerca, ad esempio in Google Immagini. Tra questi rientra anche l’elemento che indica i diritti d’autore.
Sono tante dunque le accortezze da tenere ben presenti per ottimizzare al meglio le immagini di un sito web: e come sempre quando si tratta di consigli in materie complesse come la SEO, è bene in ultima istanza farsi consigliare da una web agency esperta!
Approfondimenti
http://www.alessiopomaro.com/seo-come-ottimizzare-le-immagini/
https://sos-wp.it/come-fare-seo-con-le-immagini/
https://www.youtube.com/watch?v=3NbuDpB_BTc