L’evoluzione digitale ha cambiato il nostro di vivere compreso come ascoltiamo la musica. L’ultima frontiera è il servizio di streaming on-demand, cioè la possibilità di vedere/ascoltare su uno smartphone o un tablet contenuti video/audio immediatamente disponibili. Se spostiamo l’attenzione sulla musica, al servizio offerto dal colosso Spotify si è aggiunto ora Google Play Music All Access che, nonostante neonato, cercherà di perfezionarsi per spodestare il suo rivale. Quale scegliere tra i due?
Secondo le ultime stime, Spotify ha un archivio formato da circa 20 milioni di brani, mettendo a disposizione l’intero catalogo dei colossi musicali mondiali quali Universal, Sony e Warner. Google Play Music All Access, invece, si presenta con un’offerta di 18 milioni di canzoni; un notevole biglietto da visita per entrambi, se non si considera il panorama musicale alternativo ed Indie, poco rappresentato da questi due servizi.
Anche la qualità audio è importante; Spotify e Google Play Music All Access dispongono di fino a 320 kb/sec sebbene Google sceglie un bitrate in base alla connessione internet e non offre un controllo diretto degli Effetti audio. Questo accade per Spotify che permette di modificare gli effetti direttamente, senza entrare nelle Impostazioni del dispositivo.
E la grafica? L’app di Spotify ha senza dubbio un aspetto e una facilità di uso migliore rispetto alla controparte per PC. Ma l’interfaccia grafica di Google Play Music All Access è molto più gradevole alla vista, per via dei colori chiari, e la gestione dei generi musicali è piuttosto intuitiva grazie alla suddivisione in “box”.
Dunque è meglio Google Play Music All access? Non è ancora detto…9,99 euro al mese è la cifra da spendere per questa app che permette all’utente di ascoltare non solo la musica che ha scaricato, ma l’intero contenuto del catalogo di Google.
Spotify è gratuita se utilizzata online ma con pubblicità. È però possibile accedere ai files offline con Spotify Unlimited (4,99 euro al mese) o Premium (9,99 euro), senza annunci pubblicitari. In sostanza, i due servizi hanno il medesimo prezzo, ma Spotify ha un’offerta più variegata rispetto al suo avversario.
Diciamo che Spotify rimane il miglior servizio di streaming per accedere a contenuti musicali. La sua offerta è allettante e il catalogo musicale molto ricco. Google Play Music All Access ha un buon margine di crescita, date le sue buone caratteristiche iniziali, e forse potrebbe superare il suo avversario. In futuro, però!